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E' nata il 24 luglio 1900 a Montgomery, e deve il suo nome a ben due romanzi: Zelda: a Tale of Massachussets Colony, di Jane Howard e Zelda's Fortune, di Robert Edward Francillon.
Moglie profondamente innamorata dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, ballerina, pittrice e scrittrice a sua volta, dopo la luna di miele in una New York all'apice della creatività mondana si trasferisce con il neomarito in Europa negli anni '20, dove a Parigi frequentano entrambi i salotti letterari curati e gestiti da famosi mecenati come Gertrude Stein e la sua compagna Alice Toklas. Questi salotti sono animati dalla presenza di Pablo Picasso, Fernand Lèger, Rodolfo Valentino e Ernest Hemingway.
Viaggia con Fitzgerald in Italia e in Africa, tornata negli Stati Uniti riscopre la danza e decide di fare la ballerina, ma viene travolta da un violento esaurimento nervoso che la porterà per la prima volta in una clinica psichiatrica. Dipinge e inizia a scrivere un romanzo Lasciami l'ultimo valzer che verrà pubblicato nel 1932 con enorme insuccesso di vendita. Questo fallimento, unito a quello del matrimonio con un sempre più insopportabile e alcolizzato Fitzgerald, la porterà alla pazzia. Ossessionata e malata di schizofrenia, respinta dallo stesso marito con il quale frequentava salotti letterari e sale da ballo facendo risaltare la sua spontanea modernità di pensiero, viene ricoverata in un ospedale psichiatrico in Carolina del Nord. Si dedica alla stesura di un nuovo romanzo che non viene però ultimato. Il 10 marzo 1948 Zelda Sayre muore durante un incendio assieme ad altri degenti della struttura .
Alla vita di Zelda Sayre è stato dedicato il fumetto Superzelda di Tiziana Lo Porto e Daniele Marotta, alcune tavole sono in mostra fino al 25 marzo al Circolo Arci Zuni di via Ragno a Ferrara.
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