domenica 29 aprile 2012

Una lettera di Tina Modotti a Edward Weston






25 giugno 1927


Mio Dio Edward le tue ultime fotografie mi hanno davvero "tolto il fiato"! Davanti a loro mi sento senza parole. Che purezza di visione trasmettono. Appena ho aperto il pacco non riuscivo a guardarle a lungo, mi hanno rimescolata tutta nel profondo fino a farmi sentire un dolore fisico.

Edward questo è solo per dirti che le ho ricevute! Oggi pranzo con Felipe e dopo avergliele mostrate ti scriverò di nuovo.

Grazie per la gioia e gli stimoli che queste stampe mi hanno dato. - Se non ti scriverò ancora oggi certamente lo farò domani.

Tina




Stessa mattina. Poco più tardi.


Sto aspettando che Felipe venga a prendermi - le tue foto sono qui davanti a me - Edward - prima d'ora nell'arte non c'è stato nulla che mi abbia colpito come queste fotografie - non riesco proprio a guardarle a lungo senza sentirmi profondamente sconvolta - non mi turbano solo mentalmente ma fisicamente. - C'è qualcosa di così puro e nello stesso tempo qualcosa di così perverso in loro. -Racchiudono sia l'innocenza delle cose naturali che la morbosità di una mente sofisticata e distorta. Mi fanno pensare a gigli e allo stesso tempo a embrioni. Sono mistiche ed erotiche. - Felipe ha appena telefonato pregandomi di raggiungerlo alla "Pensione" - quindi devo mettere in fretta questa in una busta e spedirla mentre ci vado - a più tardi.



Stessa giornata. Sera.


Edward caro

Ti ho spedito due righe questa mattina - ma ora eccomi di nuovo qui dopo aver visto Felipe e avergli mostrato le fotografie. Pepe ci ha raggiunto durante il pranzo e così quando ho fatto vedere le tue foto c'era anche lui.

Bene Edward l'effetto è stato formidabile anche su di loro. io li ho osservati con attenzione dato che alla prima occhiata queste tue ultime fotografie mi avevano colpito così stranamente - Bene, sai quanto Felipe sia particolarmente perspicace - sebbene anche Pepe sia molto sensibile e non manchi di cogliere le sfumature delle cose - perciò è stato interessante assistere ai loro commenti e alle loro reazioni - Nell' insieme le loro reazioni sono state molto simili alle mie - Felipe era così entusiasta che ha fatto la promessa impulsiva di scrivertene - Noi tre abbiamo passato un paio d'ore a discutere delle foto e di tutti i problemi che le foto che avevamo davanti avevano suscitato in noi. La discussione è stat per me molto interessante perché si parlava proprio dell'approccio dell'artista nei confronti della vita - Ora poiché le azioni di un artista sono il risultato dello stato della sua mente e della sua anima al momento della creazione, queste tue ultime foto sono allo stesso tempo molto sensuali ed è per questo che nella nota di stamattina ti dicevo che sono sia mistiche che erotiche - Non posso neanche tentare di raccontare tutto quello che è stato detto da Felipe e Pepe e poi credo davvero che Felipe ti scriverà sicuramente. Finora non ho fatto neanche un cenno alla qualità fotografica e alla trama squisita delle conchiglie così come tu le hai rese - questo naturalmente è stato commentato a dovere - particolarmente da me che guardavo tutto con occhio fotografico ben attento.


Mattino dopo - 26 giugno 1927


Ieri sera è venuto Renè - Non c'è alcun dubbio sulla sua finezza di critica e di reazione alle cose - Strano Edward che senza che io dicessi una parola delle mie reazioni alle fotografie anche lui abbia usato il termine erotico - il che mi ricorda tutto l'erotismo sentito in persone diverse come la mia fotografia della calla - le rose e Tepotzotlàn. Renè ha espresso come me il turbamento che gli causavano queste stampe. Per usare le sue parole ha detto che si sentiva "debole alle ginocchia". Dovrò senz'altro trovare il modo di mostrarle a Diego - la settimana prossima dovrò andare alla Secretarìa per riprodurre il suo ultimo affresco e le porterò con me sperando di trovarlo. Lupe ha avuto un'altra bambina - Frances dice che quest'ultima figlia è grossa è molto sana. Tra l'altro Frances mi ha pregato di chiederti di mandarle alcune foto di juguetes per i prossimi numeri di "Mexican Folkways"
Devo vedere Ledesma per queste nuove stampe e capire se ne vuole qualcuna.
Questo è tutto per il momento caro. Spero che tu dia per scontato che se io uso le parole turbamento - erotico ecc. - sono pazza di queste tue ultime creazioni - sono state una gioia e un'ispirazione e te ne ringrazio. Strano che ieri pomeriggio - in un negozio sul F. y Madero abbia visto una vetrina piena di conchiglie alcune molto simili a quelle fotografate da te. Molto probabilmente non le avrei notate prima.


Teneramente Tina

mercoledì 18 aprile 2012

da solo insieme agli altri

la carne ricopre le ossa
e ci mettono dentro
una mente e

qualche volta un'anima,
e le donne tirano
vasi contro il muro
e gli uomini bevono
troppo
e nessuno trova
la persona giusta
ma continuano
a cercarla
trascinandosi
da un letto all'altro.
la carne ricopre
le ossa e la
carne cerca
qualcosa in più della
sola carne.

ma non c'è proprio
speranza:
siamo tutti preda
di uno strano
destino.

nessuno trova mai
la persona giusta.

gli immondezzai della città si riempiono
i depositi di roba vecchia si riempiono
i manicomi si riempiono
gli ospedali
i cimiteri si riempiono.

non si riempie
niente altro.

Charles Bukowski

domenica 8 aprile 2012

Abbraccio

Cuore nel cuore. E respiro nel respiro.
Così vicino a me, tanto da non vederti.
Oltre alla tua spalla vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio quasi a oltrepassarti.

Sentivo battere il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato, rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi che venivano incontro
e ai rami che si aprivano ad abbracciare la notte.

La lontananza inspiravo in un sorso enorme.
Premevo vento, nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso l'infinito intero del mondo.

Blaga Dimitrova

sabato 7 aprile 2012

Doris




Doris si sveglia ogni mattina/ alle sette in punto /scende le scale /con sulla pelle delle gambe /evidenti segni di lenzuola /con gli occhi gonfi /e ancora in bocca/il gusto amaro del caffè

Doris canta una canzone che/sembra una bandiera/tu non ci crederai/ma quando canta Doris/avvengono i miracoli//

Un pompiere in preda al panico/salvato dai bambini/obesi americani pattinare /sembrano farfalle, sul ghiaccio//mio marito si innamora di nuovo di me

( ci mancava solo questa...)

una suora compra il corriere/e ci nasconde il Manifesto dentro//gli operai della nettezza urbana/cantano la marsigliese/una coppia di zingari prende un tassì/saluta sorridente, e poi va via//dalla bocca di uno sbirro escono parole oneste/te l'avevo detto io/quando Doris canta la sua canzone/avvengono i miracoli!

Doris si corica a dormire /a mezzanotte in punto/sale le scale/con nelle gambe e dentro il cuore/evidenti segni di stanchezza//con gli occhi gonfi/e ancora in testa /il sogno triste di un lavoro//Doris canta una canzone che/sembra una bandiera//tu non ci crederai/ma quando canta Doris/avvengono i miracoli//tu non ci crederai, a dire il vero/tu non hai mai creduto in niente/ma quando Doris canta /i miracoli avvengono sul serio//Un pompiere in preda al panico/salvato dai bambini/mio marito si innamora di nuovo di me/gli operai della nettezza urbana/cantano la marsigliese/una coppia di zingari prende un tassì/saluta sorridente e poi va via//dalla bocca di uno sbirro/escono parole oneste/i politici crepano

Io oggi ho voglia di parlare con te

che non mi ascolti mai

Tu non mi ascolti mai.


( Il Teatro degli Orrori - libera interpretazione di un brano degli Shellac - da Il Mondo Nuovo, 2012)

Venezia - Anna Achmatova





Colombaia dorata sull'acqua,
tenera e verde struggente,


e una brezza marina che spazza

la scia sottile delle barche nere.


Che dolci, strani volti tra la folla,

nelle botteghe lucenti balocchi:

un leone col libro su un cuscino a ricami,

un leone col libro su una colonna di marmo.


Come su di un'antica tela scolorita,

il cielo azzurro fioco si rapprende...

ma non si è stretti in questa angustia,

e non opprimono l'umido e l'afa.



1912

venerdì 6 aprile 2012

La spensieratezza

La spensieratezza è un caro peccato,
caro compagno di strada e nemico mio caro!
Tu negli occhi m'hai spruzzato il riso
e la mazurca mi hai spruzzato nelle vene.
Poiché mi hai insegnato a non serbare l'anello,
con chiunque la vita mi sposasse.
A cominciare alla ventura - dalla fine,
e a finire - ancor prima di cominciare.
Ad essere come uno stelo, ed essere come l'acciaio.
Nella vita, in cui così poco possiamo,
a curare la tristezza con la cioccolata
e a ridere in faccia ai passanti.

Marina Cvetaeva
1918

lunedì 2 aprile 2012

Come non morire

In mezzo alla gente
se sento che sto per morire
mi scuso
dicendo "devo andare!"
"andare dove?" vogliono sapere
Non rispondo
Semplicemente taglio la corda
lontano da loro
perché in qualche modo
percepiscono qualcosa che non va
e non sanno cosa fare
li impaurisce un evento così inatteso
Sarebbe terribile
stare semplicemente seduto lì
con loro che chiedono:
"Ti senti bene?"
"Possiamo prenderti qualcosa?"
"Vuoi coricarti?"
Oh dei! Oh gente!
Chi vuole morire in mezzo alla gente?
Specialmente quando non possono farci niente
Al cinema - al cinema
ecco dove corro
quando sento che sto per morire
Fin qui funziona

Gregory Corso