giovedì 2 agosto 2012

Julia Margaret Cameron

Nata in una colonia inglese di Calcutta, Garden Reach, l' 11 giugno 1815, approda alla fotografia solo verso i cinquant'anni, quando la figlia maggiore le regala un apparecchio fotografico per daggherottipi e talbotipia. E' l'inizio di una vera e propria passione - ritenuta da molti amici e conoscenti un' ossessione - la Cameron allestisce da sé il proprio laboratorio, che battezza Glass House, in origine un vecchio pollaio. Lo "studio" è piuttosto malconcio, e, fatto molto importante, manca l'acqua. La Cameron è quindi costretta a correre a prenderla da un pozzo nelle vicinanze, per fissare ogni stampa. I risultati dei primi esperimenti si presentano in stampe molto sciupate, con i contorni eccessivamente sfocati. Decisa a non abbandonare l'arte fotografica ( anche se, agli albori, la fotografia veniva considerata solo un passatempo e non un' arte paragonabile a quelle plastiche come la pittura e la scultura ), Julia Margaret Cameron seguita a sperimentare, da autodidatta - arrivando ad ottenere effetti incredibili e un insospettabile successo, che la rende in breve tempo famosa. Inizia a scattare i primi ritratti, scegliendo bambine e giovani donne. E' solita far lavare i capelli delle sue modelle per "ottenere un effetto aureolante". I ritratti sono intrisi di romanticismo vittoriano, ma sono anche veicoli per studiare la psicologia dei modelli, spesso impenetrabile e ambigua. Ogni ritratto è un vero e proprio studio sulla personalità del modello, realizzato con intensi - e, al tempo stesso, sfocati - primi piani. Lo stesso Lewis Carroll, suo contemporaneo e anch' egli fotografo, apprezza ( a volte un pò meno, e senza risparmiare decise stroncature) le opere della Cameron. Julia ritrae alcuni dei personaggi più celebri e importanti dell' epoca: da William Michael Rossetti al poeta Tennyson con i figli, dall' amico e consulente Sir John Herschel a Charles Darwin. E' una cacciatrice di celebrità, molto attenta alla fisionomia e alla psicologia, e molti si tengono alla larga da casa sua, per non essere immortalati. La personalissima ricerca stilistica porta la Cameron al Pittorialismo, un movimento artistico nato nella seconda metà dell' 800 per attribuire le stesse caratteristiche della pittura e della scultura alla fotografia per motivazioni esclusivamente estetiche. Julia Margaret Cameron è ammessa alla Royal Photographic Society, ma nel 1875 deve abbandonare la sua passione per mancanza di soldi e materiale. Muore nel 1879. La riscopre negli anni '30 una pronipote d' eccezione: Virginia Woolf, che scriverà una commedia in tre atti intitolata Freshwater, dedicata alla Cameron e al suo circolo di amici. Julia Margaret Cameron è ritenuta la prima donna fotografa della storia.