Lentamente, penosamente
E l'uomo infine arriva ad una piana
sabbiosa, triste ed umida: si guarda
intorno, pensieroso, e con la testa
saggia fa cenno, non ha più speranze.
Anche io cerco, senza inganno alcuno,
di guardare intorno, lievemente.
Sulle foglie del pioppo gioca un guizzo
argenteo d'ascia. Il mio cuore si siede
sul ramoscello del nulla, il suo corpo
minuscolo rabbrividisce muto:
intorno a lui dolcemente d'adunano,
lo guardano, lo guardano le stelle.
Attila Jòzsef
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